Centro di Ricerca Matematica Ennio De Giorgi
Il Progetto
Testi Disponibili
Link

Cerca nel sito
Matematica Italiana
siete in: home > onomasticon > Piero Cossali

Piero Cossali (1748 - 1815)

Pietro Cossali nacque a Verona il 29 giugno del 1748 e morì a Padova il 20 dicembre 1815. Di famiglia nobile, entrò far parte in giovane età nell'ordine dei Teatini, dapprima come chierico regolare, per poi acquisire le cariche di superiore e provinciale. Dopo una prima fase di formazione presso la scuola dei gesuiti di Verona, si spostò a Milano dove svolse i suoi studi di matematica, fisica, teologia ed eloquenza. Pronunziati i voti, si trasferì a Padova come predicatore, prima di tornare nuovamente a Verona e dedicarsi all'insegnamento della fisica sperimentale e della filosofia. Dal 1786 fu professore di astronomia, fisica e idraulica presso l'Università di Parma. Fu qui che Cossali ideò la sua opera più importante, Origine, trasporto in Italia, e primi progressi in essa dell'algebra, stampata in due volumi dalla Reale Tipografia Parmense di Giovan Battista Bodoni tra il 1797 e il 1799. Dal 1806 fu ispettore generale del corpo degli ingegneri del Regno Italico. Tornò quindi a Padova, dove fu professore di calcolo sublime fino alla sua morte, avvenuta il 20 dicembre del 1815. In quello stesso anno, in sua memoria e "per i suoi eccezionali meriti", il Comune di Verona gli fece erigere un monumento presso S. Anastasia. Pietro Cossali, al di là dell’attività scientifica che esercitò in ambito matematico, astronomico e fisico, può essere considerato uno dei primi studiosi di storia della matematica in epoca moderna, ovvero il cultore di una disciplina intermedia fra l'investigazione matematica e lo studio storiografico e critico dei testi classici.

Il nome di Cossali è legato a vari testi di matematica teorica e applicata, tuttavia il suo contributo principale è nel campo della storia dell'algebra, grazie alla summenzionata opera, divenuta ormai classica, dal titolo Origine, trasporto in Italia, e primi progressi in essa dell’algebra (2 vol. Parma 1797 e 1799). Questo lavoro, che si contraddistingue per le sue trattazioni minuziose e per il rigoroso metodo di analisi storica che in esso viene sviluppato e impiegato, divenne un punto di riferimento per la storia dell'algebra, ed è tutt'oggi considerato un testo di riferimento. Oltre a ciò si tratta di un testo di matematica di ragguardevole qualità estetica sotto il profilo dei canoni tipografici, stampato per i tipi del Bodoni. Pietro Cossali si ritrovò a lavorare direttamente, a Firenze, sui codici del Liber Abbaci di Leonardo Pisano, del quale volle valorizzare l'opera e l'originalità; e rilevante fu anche lo studio delle figure di Luca Pacioli, Tartaglia e Cardano. In Origine, trasporto in Italia, e primi progressi in essa dell’algebra, Cossali evidenziò i risultati e i meriti degli algebristi italiani e diede vita ad una vera e propria rinascita dell’interesse per gli studi sulla storia della scienza. Il contributo di Cossali alla storia delle matematiche non si limitò tuttavia alla sola storia dell'algebra. A testimoniarlo sono i suoi numerosi lavori manoscritti, dai quali venne ricavato un volume che Baldassarre Boncompagni pubblicò nel 1857 a Roma con il titolo Scritti inediti del padre Pietro Cossali chierico regolare teatino.

(Seminario di logica permanente)

Riferimenti bibliografici:

  • Dizionario biografico degli italiani, Roma, 1984, vol. 30, s. v. ‘Cossali, Pietro’, pp. 104-109
  • R. Franci, Pietro Cossali storico dell'algebra in Pietro Riccardi e la storiografia delle matematiche in Italia, a cura di F. Barbieri e F. Cattelani Degani, Università degli Studi di Modena, 1989

Opere di Piero Cossali su Mathematica Italiana