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Il passato e il presente delle principali teorie geometriche

Autore: Gino Loria

Gino Loria, Il passato e il presente delle principali teorie geometriche. storia e bibliografia. quarta edizione, padova, Cedam, 1931.

8°, cm 24; pp. XXiii, 467.

Gino Loria (1862-1954) fu professore di geometria all’università di Genova per mezzo secolo (1886-1935). Dopo la laurea in geometria a Torino, avendo come compagno di studi Corrado segre, le sue ricerche si orientarono sempre più decisamente verso la storia delle matematiche in generale e delle teorie geometriche in particolare (N. Fergola e la scuola napoletana, la storia della geometria descrittiva, teoria e storia delle curve algebriche e trascendenti). autore prolifico di monografie e di saggi Loria, già nel 1902, aveva pubblicato un’ottantina di lavori per due terzi di carattere storico.

La prima edizione di Il passato ed il presente fu inserita nel volume 38 della seconda serie delle Memorie dell’accademia delle scienze di Torino (1887). si tratta di una delle prime opere storiche di Loria. Egli intendeva fornire innanzitutto materiale bibliografico per una storia “non di uomini ma di idee” di una scienza che considera sublime, riportando un detto di pascal “tout ce qui passe la géometrie nous surpasse”. Convinto che un lavoro come il suo non potesse avvicinarsi “a quella sognata perfezione che è stimolo e tormento di ogni scrittore” Loria dedicava quasi tutto il volume alla geometria nella seconda metà dell’Ottocento. La trattazione procede per argomenti: curve algebriche piane, superfici algebriche, curve algebriche sghembe, geometria differenziale, analysis situs, geometrie della retta nello spazio, corrispondenze e trasformazioni, geometria numerativa, geometrie non euclidee, geometrie negli spazi a n – dimensioni.

a conclusione della sua opera Loria notava che nell’ultimo cinquantennio il patrimonio geometrico si era più che raddoppiato: la figure geometriche non erano più rigide e immobili, ma le trasformazioni geometriche le avevano collegate le une alle altre, svelando parentele sconosciute e stabilendo relazioni inaspettate. Ci si era inoltre liberati del vincolo della tre dimensioni riconducibili allo spazio fisico. Così un secolo dopo il programma di Lagrange, che aveva voluto risolvere la meccanica e la geometria nell’analisi e nell’algebra, la geometria aveva affermato una propria autonomia di tecniche e si poteva convenire con sylvester che al fondo di ogni questione matematica c’era una base geometrica.

Bibliografia: alessandro Terracini, Commemorazione del socio Gino Loria, atti acc. Naz. Lincei Cl. sci. Mat. Fis. Natur. 18 (1954), pp. 402-421. Livia Giacardi, Gino Loria, in La facoltà di scienze matematiche, fisiche, naturali di Torino, a cura di Clara silvia Roero, vol. ii, Torino, Deputazione subalpina di storia patria, 1999, pp. 520-525. La matematica in italia, 1800-1950, a cura di Enrico Giusti e Luigi pepe, Firenze, polistampa, 2000, pp. 145-146. Luigi pepe, Gino Loria e i suoi “assidui studi” di storia delle matematiche, in Contributi di scienziati mantovani allo sviluppo della matematica e della fisica, a cura di Fabio Mercanti e Luca Tallini, Cremona, Tip. Monotipia Cremonese, (atti del Convegno Nazionale della Mathesis), 2001, pp. 227-234. (Luigi Pepe)

Provenienza: Privato