Livorno, 12 giugno 1806 - 2 dicembre 1877.
Laureatosi all'Università di Pisa, vi ottenne, poco più che ventenne, la cattedra di geometria elementare e trigonometria, da cui passò poi a quella di calcolo differenziale e integrale. 1843 lasciò l'insegnamento per diventare, a Firenze, precettore dei figli dell'arciduca Leopoldo II. Ebbe anche altre cariche, che dovette lasciare alla caduta del Granducato.
Fu autore di un trattato sul calcolo (1843). Nell'ultimo periodo della sua vita acquistò e diresse la tipografia delle Murate in Roma.
Necrologio: in A. Agostini, Matematici livornesi , Livorno, pubbl. a cura dell'Accademia Navale di Livorno, 1950.