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Giuliano Frullani (1795 - 1834)

Giuliano Frullani nacque a Livorno il 23 febbraio 1795; il padre Leonardo (1756-1824) fu una figura di rilievo nel Granducato di Toscana.

Frullani iniziò gli studi letterari presso l'Università di Pisa (negli anni di diretta appartenenza della Toscana all'Impero francese, 1808-1814, come Dipartimento dell'Ombrone), ma passò presto alla matematica sotto la direzione di uno dei più noti studiosi italiani dell'epoca, il professore di “Matematiche sublimi” Pietro Paoli, e conseguì nel 1811 il baccellierato alla Facoltà di scienze; ammesso nel 1813 alla Classe di Scienze della Scuola Normale, vi venne eletto ripetitore.

Dall'anno successivo sostituì Paoli, divenuto Sovrintendente agli Studi del Granducato, nell'insegnamento dell'Algebra (che con Geometria completava le cattedre di matematica) nel ripristinato Collegio Medico-Fisico. Chiamato a far parte della Commissione per il Catasto (presieduta da Paoli, e di cui fecero parte tutti i principali matematici toscani) nel 1817, lasciò nel 1820 l'insegnamento universitario conservando il titolo di Professore emerito e si stabilì a Firenze, come Direttore degli Uffici del Catasto e dei Ponti e Strade.

Nel 1825 entrò a far parte dell'istituendo Consiglio direttivo del Corpo degli Ingegneri insieme a Gaetano Giorgini. I numerosi incarichi tecnici assunti da Frullani corrispondono ad una sua predilezione per gli aspetti applicativi delle matematiche.

Oltre che dalla breve esistenza e dai numerosi impegni amministrativi la sua attività scientifica fu però costantemente condizionata dalle precarie condizioni di salute, che gli imposero anche frequenti soggiorni in località termali lontane dai centri della ricerca.

Fu consulente dell'Antologia per la matematica e segretario, poi presidente, della Società toscana di geografia, statistica e storia naturale patria.

Fu cavaliere dell’Ordine di S. Stefano dal 1823, membro della Società Italiana dei XL dal 1825, e corrispondente dell'Accademia delle Scienze di Bruxelles.

Morì a Firenze il 25 maggio 1834.

Fu autore di un volume, le Ricerche sopra le serie e sopra l'integrazione delle equazioni a differenze parziali, pubblicato nel 1816, e di sette articoli, principalmente dedicati agli sviluppi di funzioni in serie trigonometriche e agli integrali definiti, campi di ricerca tra i più moderni e interessanti dell'epoca.

Vi si può rilevare il significativo contributo fornito intorno al 1830 all'accettazione e alla diffusione in Italia e particolarmente nell'ambiente toscano delle idee della “moderna analisi” proposte nello stesso periodo da Augustin L. Cauchy con il quale, oltre alla conoscenza delle sue opere a stampa, ebbe probabilmente contatti tramite l'allievo e amico Guglielmo Libri.

Frullani si inserisce negli studi che nei primi decenni dell'Ottocento si sviluppano in varie direzioni per indagare il concetto di funzione, di ripensare i concetti principali legati alla convergenza delle serie nella direzione di un maggior rigore e chiarire il significato da attribuire alla nozione di integrale per funzioni non regolari.

(Iolanda Nagliati)

Bibliografia

  • Agostini Amedeo, Matematici e fisici, Direttori e Professori della Scuola Normale Superiore di Pisa, Pisa, Pacini Mariotti, 1934

  • Barbieri Francesco - Cattelani Degani Franca, Catalogo della corrispondenza di Paolo Ruffini, Pisa, ETS, 1997

  • Nagliati Iolanda, Giuliano Frullani: la formula, gli integrali definiti e le serie, in Bollettino di storia delle scienze matematiche, XXIII, 2003, 1

  • Rosini Giovanni, Elogio del cav. Frullani, Pisa, Capurro, 1835

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