Cerea (Verona), 18 ottobre 1735 - Verona, 28 giugno 1796.
In gioventù si arruolò nella cavalleria, seguendo le orme del padre Domenico, già ufficiale di cavalleria dell’esercito veneto, diventando ufficiale del "Corpo del Genio" della Repubblica di Venezia. La giovinezza e la formazione di Lorgna sono scarsamente documentate: quel che è certo è che già nella seconda metà degli anni cinquanta egli si trovò in Dalmazia, verosimilmente al seguito del padre, e vi acquisì conoscenze in materia di tecniche e teorie di idraulica e ingegneria generale, oltre ad apprendere il croato, il francese, il latino ed il greco. Grazie al supporto dell’allora provveditore generale per la Dalmazia e l’Albania Alvise Contarini, si iscrisse nel 1759 all’Università di Padova (senza completare gli studi, che abbandonò dopo tre anni), dove studiò matematica sotto la guida di Giovanni Poleni e astronomia sotto quella di Giovanni Alberto Colombo. A soli 28 anni, nel 1763, divenne professore di matematica e capitano degli ingegneri presso la Scuola Militare di Verona, un collegio per cadetti (12-20 anni) con sede a Castelvecchio la cui missione consisteva nella formazione dei futuri ingegneri militari della Repubblica di Venezia. Di tale istituzione egli divenne responsabile e governatore dal 1784 fino al 1796, anno della sua morte. Fu nominato ingegnere militare dalla Repubblica Veneta, e gli fu assegnato il compito di riorganizzare l'idraulica fluviale nel veronese, così da far fronte sia alle alluvioni che alle tracimazioni dei fiumi e al formarsi di aree paludose con acque stagnanti. Nel 1782, dopo quasi venti anni di impegno, riuscì a fondare la "Società Italiana delle Scienze detta dei XL", di cui facevano parte i più influenti scienziati presenti in Italia, tra cui ad esempio Alessandro Volta e Joseph-Louis Lagrange. La Società venne detta "Accademia dei quaranta" perché quaranta erano appunto i suoi membri. E' tutt'oggi esistente, anche se ha cambiato il suo nome in "Accademia Nazionale delle Scienze detta dei XL".
Alla sua morte, Lorgna lasciò più di ottanta pubblicazioni che spaziano dalla matematica alla chimica, dall’idraulica alla topografia, nonché un ampio carteggio scientifico che testimonia gli scambi intrattenuti con i più importanti scienziati del suo tempo. Questo materiale, insieme al lascito dei volumi che costituivano la sua ampia bilbioteca scientifica, è conservato presso la Biblioteca Civica di Verona. Tra le opere ricordiamo i due manuali ad uso degli studenti del collegio di Castelvecchio: Fabbrica ed usi principali del compasso di proporzione, Verona 1768, e Degli Elementi di Euclide, Verona 1792; gli studi De casu irreductibili tertii gradus et seriebus infinitis exercitatio analytica, Verona 1776, e Principi di geografia astronomico-geometrica, Verona 1789; nonché una serie di raccolte di saggi e memorie, tra cui gli Opuscula mathematica et phisica del 1770; la Dissertazione sopra il quesito “Rinvenire il fondamento, per cui siasi in addietro creduta insalubre l'aria di Mantova, e come ancora presentemente possa la medesima ricevere miglioramento” presentata dal signor Anton-Maria Lorgna, del 1771; le Memorie intorno alle acque correnti, Verona 1777, e infine i Saggi di statica e meccanica applicate alle arti, Venezia nel 1782.
(Seminario di Logica Permanente)
Riferimenti bibliografici: