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Luca Danesi (1598 - 1672)

Luca Danesi (o Danese) nacque a Ravenna il 21 agosto 1598 e morì a Cento il 29 settembre 1672. Studiò inizialmente lettere e giurisprudenza, per intraprendere solo in una seconda fase gli studi in matematica. Si occupò nel corso della sua vita di architettura e ingegneria, soprattutto idraulica, ricoprendo una serie di importanti uffici tecnici e amministrativi , prevalentemente nell’ambito del proprio territorio di origine. Sovrintendente degli scavi del Porto Candiano nel 1626, fu di lì a poco nominato governatore di Comacchio. Nel 1629 eseguì il progetto di due chiese per le città di Ravenna (San Romualdo) e Ferrara (Santa Maria della Pietà dei teatini) e nei decenni successivi continuò essere attivo nella progettazione di nuove chiese o in lavori di restauro o modifica di strutture già esistenti, specialmente a Ferrara. Esercitò spesso le proprie competenze di architetto nell’ideazione di progetti legati a problemi di gestione delle acque e di idraulica: rotte, inondazioni, controllo del corso del Tevere, dei fiumi dell’Umbria e del Ferrarese, determinazione dei confini tra Venezia e lo Stato pontificio. Nel 1647, anno in cui venne ordinato sacerdote, su un suo progetto di circa dieci anni precedente, a Ravenna venne modificata la struttura del ponte a Porta Sisi e si intrapresero i lavori per deviare il corso dei fiumi Ronco e Montone, che nel 1636 erano esondati allagando la città. Proprio nel 1636, Danesi aveva assunto l’incarico, assegnatogli da papa Urbano VIII, di deputato sopra tutte le fabbriche di Comacchio, dove due anni più tardi, nel 1638, fu innalzato il Trepponti, come parte di un progetto complessivo di riqualificazione della città e del territorio, culminante con lo scavo del canale rettilineo di collegamento al mare che si diparte in corrispondenza del ponte stesso. Già ingegnere della fortezza di Ferrara dal 1656, Danesi fu anche nominato matematico pontificio da papa Innocenzo X. Trascorse gli ultimi anni della vita a Cento, ove morì nel 1672.

La sua più importante opera di matematica è il volume, pubblicato a Ravenna nel 1649, intitolato Della scienza mecanica e delle utilità che si traggono da gl’Istromenti di quella. Opera cavata da manoscritti dell’Eccellentissimo Matematico Galileo Galilei, in cui Danesi propone una disamina delle macchine semplici in cui vanno scomposte le macchine più complesse, discutendo altresì del piano inclinato, del principio del movimento e del lavoro virtuale. Il testo fu ristampato due decenni più tardi, nel 1670 a Ferrara, in un volume più ampio, che includeva anche altri suoi scritti, dal titolo Opere del Cavaliere Luca Danesi.

Riferimenti bibliografici:

  • T. Scalesse, in Dizionario biografico degli italiani, Roma, 1986, vol. 32, s. v. ‘Danese, Luca’, pp. 561-563

Opere di Luca Danesi su Mathematica Italiana