Centro di Ricerca Matematica Ennio De Giorgi
Il Progetto
Testi Disponibili
Link

Cerca nel sito
Matematica Italiana
siete in: home > onomasticon > Giovanni Alfonso Borelli

Giovanni Alfonso Borelli (1608 - 1679)

Giovanni Alfonso Borelli nasce a Napoli il 29 gennaio 1608. I suoi genitori furono Laura Borrello e Miguel Alonso de Varoscio, soldato spagnolo in servizio presso il Maschio Angioino. Nel 1630 Borelli fu a Roma allievo di Benedetto Castelli e poi nel 1639 ebbe un incarico di insegnamento di matematica presso l’Università di Messina. Per conto di questa università si recò a Venezia, Roma, Napoli, Firenze e Genova con lo scopo di reclutare docenti. E’ probabile che in questa occasione conobbe Galilei. Nel 1656 diventa professore a Pisa e sarà tra i più attivi componenti dell’Accademia del Cimento, fondata da Leopoldo dei Medici nel 1657. Dieci anni dopo si scioglie questa accademia e nel 1667 Borelli ritorna a Messina. Qualche anno dopo, nel 1672, si trova ad essere coinvolto in una cospirazione antispagnola; venne così perseguitato e si rifugiò dapprima in Calabria e quindi a Roma. Andò incontro a difficoltà economiche che lo portarono ad accettare l’ospitalità degli Scolopi, in cambio lezioni per i novizi impartite al convento di S.Pantaleo. Muore a Roma nel 1679.

Fu dunque un matematico, secondo l’accezione del tempo, da annoverare nella cosiddetta “scuola galileana”. Nella dedica (a Iacopo Ruffo, Visconte di Francavilla, suo allievo e amico) alla fondamentale opera De vi percussionis del 1667 si legge: “E finalmente, o Illustrissimo e Amatissimo Signore, vede la luce questo primo libro di premesse alla dottrina del moto degli Animali […]”, da cui si può evincere una sorta di programma di studi e di ricerche che in qualche modo si concluderanno nei due volumi De motu animalium pubblicati postumi nel 1680-81.

(Paolo Freguglia)

Opere:

  • 1646: Delle cagioni delle febbri maligne della Sicilia degli anni 1647 e 1648.
  • 1658: Euclides restitutus.
  • 1661: Traduzione latina dei libri V-VII delle Coniche di Apollonio.
  • 1666: Theoricae Mediceorum planetarum.
  • 1667: De vi percussionis, dedicato
  • 1668: Risposta alle obiezioni di Stefano Angeli al De vi percussionis.
  • 1670: De motionibus naturalibus a gravitate pendentibus. e Historia et metereologia incendii Aetnei, con la risposta alle obiezioni di Honoré Fabri al De vi percussionis.
  • 1678: Elementa conica Apollonii Pergaei et Archimedis Opera nova et breviori methodo demonstrata.
  • 1680-81: Escono con un intervallo di un anno i due volumi De motu animalium, pubblicati postumi con il patrocinio di Cristina di Svezia.

Riferimenti bibliografici:

  • U. Baldini, in Dizionario biografico degli italiani, Roma, 1970, vol. 12, s. v. ‘Borelli, Giovanni Alfonso’, pp. 543-551
  • U. Baldini, "Galileismo e politica: il caso borelliano", Annali dell'Istituto e Museo di storia della scienze di Firenze, 3, (1978)
  • P. Capparoni, Profili bio-bibliografici di medici e naturalisti celebri italiani dal sec. XV al sec. XVII, 2, vols. (Rome, 1928) 1, pp. 64-6
  • T. Derenzini, "Giovanni Alfonso Borelli, fisico", Celebrazione della Accademia del Cimento nel tricentenario della fondazione, Pisa, 1958, pp. 35-52
  • P. Riccardi, Biblioteca matematica italiana, 1, pp. 457-62
  • E. Gugino, "L'opera di G.A. Borelli", Annuario della R. Università degli Studi di Messina, 1929-30

Opere di Giovanni Alfonso Borelli su Mathematica Italiana