Messina, 23 ottobre 1816 - Firenze, 2 novembre 1914.
Dopo aver studiato a Milano e a Parigi, nel 1841 fu nominato professore all'Università di Messina; nel 1847, per ragioni politiche, si rifugiò a Firenze. Nel 1851 fu nominato professore di geometria analitica e calcolo infinitesimale alla Scuola di Marina di Genova da dove, nel 1859, passò all'università. Nel 1881 chiese il collocamento a riposo «per ragioni di salute» e tornò a Firenze, dove rimase fino alla morte, perlopiù dimenticato.
La sua poco abbondante produzione scientifica riguarda principalmente l'analisi e specialmente la derivazione d'ordine frazionario. Continuò ad interessarsi di matematica fino a tardissima età.
Fu rettore dell'Università di Genova e socio dell'Accademia dei Lincei.
Necrologio: Rend. Lincei, (5), 241, (1915), pp. 505-531 (G. Loria).