Treviso, 18 novembre 1889 - Roma, 24 agosto 1949.
Nel 1913 si laureò in matematica all'Università di Padova, dove fu allievo di Ricci Curbastro e di Levi-Civita. A Padova rimase come assistente, prima di geometria analitica e proiettiva e poi di meccanica razionale. Nel 1920, in seguito a concorso, fu nominato professore di meccanica razionale all'Università di Messina da dove, due anni dopo, passò a Parma e (dopo altri due anni) a Pavia.
Le sue ricerche concernono argomenti classici di meccanica e fisica matematica, la geometria degli spazi riemanniani e, soprattutto, la teoria generale della relatività, in cui il suo nome resta legato ad un metodo variazionale per la deduzione delle equazioni fondamentali del campo.
Fu socio dell'Istituto Lombardo.
Necrologio: Rend. Ist. Lombardo, 83, (1950), pp. 169-176 (R. Serini).