Firenze, 5 marzo 1878 - Firenze, 1966.
Si laureò in matematica a Pisa nel 1901 e passò subito all’insegnamento medio presso l’Istituto tecnico “Galileo Galilei” di Firenze.
"Egli era arrivato assai tardi alla cattedra universitaria (che aveva raggiunta riprendendo – spintovi da severi – le proprie giovanili ricerche sulle rigate algebriche); era poi stato chiamato alle università di Pavia e quindi di Firenze" (V. V. Terracini). In effetti, vinse il concorso a cattedra nel 1934 risultando terzo nella terna (dopo Cherubino e Tortorici) per il concorso alla cattedra di geometria analitica e proiettiva dell’Università di Messina.
Di origine ebraica, due sue sorelle furono deportate e assassinate nei lager tedeschi. Dopo la morte della moglie, "si era ritirato in campagna presso l’affezionata donna di servizio" e, dopo la sua morte, presso i relativi parenti.
Necrologio: in A. Terracini, Ricordi di un matematico. Un sessantennio di vita universitaria, Roma, Edizioni Cremonese, 1968, pp. 175-176.