Centro di Ricerca Matematica Ennio De Giorgi
Il Progetto
Testi Disponibili
Link

Cerca nel sito
Matematica Italiana
siete in: home > onomasticon > Gilberto Govi

Gilberto Govi (1826 - 1889)

Gilberto Govi nacque a Mantova il 21 settembre 1826. Si iscrisse all’Università di Padova, ove compì studi in fisica, e prese parte attiva ai moti scoppiati in città l’8 febbraio 1848. Fervente mazziniano, si arruolò nella legione universitaria e partecipò ai combattimenti di Sorio e Montebello (8 aprile 1848). A seguito della sconfitta dei volontari italiani, riparò prima a Milano, poi a Parigi dove rimase in esilio otto anni, frequentando l’École Polytechnique e laboratori di chimica e di strumentazione scientifica. Contrariamente a quanto è stato scritto da vari autori, a Parigi non frequentò, ma neppure poté incontrare Guglielmo Libri, che alla fine di febbraio dello stesso anno aveva lasciato la capitale francese e si era rifugiato a Londra. Così l’interesse che Govi manifestò, fin da allora, per i manoscritti parigini di Leonardo non gli derivò direttamente dal Libri, che tuttavia, coi suoi studi pionieristici, aveva aperto la strada anche in questo genere di studi.

Nel 1855 conobbe Filippo Corridi, direttore dell’Istituto Tecnico Toscano, inviato nella capitale francese per partecipare all’Esposizione Internazionale e incaricato, tra l’altro, di acquistare strumenti scientifici per i laboratori del suo Istituto. Al rientro a Firenze, Corridi appoggiò presso il Granduca Leopoldo II di Lorena la chiamata di Govi come professore di fisica e tecnologia presso l’Istituto da lui diretto. A Firenze poté proseguire le sue ricerche di storia della scienza, dedicandosi in particolare alla figura di Galilei e ai manoscritti galileiani della Biblioteca Palatina.

In aprile del 1859, alla vigilia della seconda guerra di indipendenza, il Granduca lasciò Firenze dove venne istituito un governo provvisorio che dichiarò l’alleanza al Regno di Sardegna e alla Francia contro l’impero Asburgico. Govi si arruolò volontario nell’esercito toscano col grado di ufficiale del genio e quando, nel fervore di rinascita politica e culturale, fu fondato a Firenze il Regio Istituto di Studi Superiori, fu chiamato a ricoprire la cattedra di fisica. Nel 1862, essendosi resa vacante la cattedra di Fisica sperimentale nell’Università di Torino, si trasferì nella capitale del Regno. Nel frattempo proseguì la sua attività politica e alle prime mosse della campagna militare del 1870, accorse sotto le mura di Roma entrando nella capitale con i bersaglieri da Porta Pia il 20 settembre.

Nella organizzazione scientifica e culturale dell’Italia unita Govi ebbe un ruolo importante, in particolare nell’ambito della sistemazione delle Biblioteche romane – fu incaricato della direzione della Biblioteca Casanatense nel 1873 e nel 1877 della Biblioteca Vittorio Emanuele, recentemente istituita - nella trasformazione dell’Accademia Pontificia dei Nuovi Lincei, che assunse il nome di Reale Accademia dei Lincei, e nell’ambito del progetto di edizione degli scritti di Leonardo.

Nel 1872 uscì un importante contributo di Govi dal titolo Leonardo letterato e scienziato inserito nel Saggio delle opere di Leonardo da Vinci. L’interesse di Govi per Leonardo non si esaurì con questo contributo. Dal mese di novembre del 1874, per due anni, fu a Parigi godendo di un periodo di aspettativa dall’insegnamento, con una duplice missione: copiare i manoscritti di Leonardo da Vinci depositati all’Institut de France e partecipare al Bureau international des poids et mésures, organismo esecutivo della Conference diplomatique du métre, in cui Govi rappresentò l’Italia fin dal 1872 e fu anche direttore.

Dopo il soggiorno a Parigi, rientrato in Italia nel 1878, gli fu conferita la cattedra di fisica dell'Università di Napoli. Quanto all’insegnamento di questa disciplina, il suo metodo si basava su uno stretto rapporto tra teoria, sperimentazione e critica. Sentì così fortissime la necessità e l’urgenza di allestire laboratori moderni, e per questo molto si adoperò presso i vari Ministri che si avvicendarono alla Pubblica Istruzione per ottenere finanziamenti adeguati, ma anche di coltivare e diffondere la storia della scienza. Nel 1882 fu eletto deputato della XV legislatura nel Collegio di Reggio Emilia. Morì a Roma nel 1889.

La sua produzione scientifica consiste in circa 200 titoli, riguardanti argomenti di fisica (ottica fisica e geometrica, acustica, elettrologia, termologia), invenzioni di strumenti tra cui un fotometro, un megametro, due camere lucide, uno spettroscopio a visione diretta, e argomenti inerenti alla storia della scienza. Oltre agli studi su Galileo e Leonardo da Vinci, curò l’edizione dell’Ottica di Tolomeo (L' Ottica di Claudio Tolomeo : da Eugenio ridotta in latino sovra la traduzione araba di un testo greco imperfetto ora per la prima volta conforme a un codice della Biblioteca Ambrosiana, Torino, Paravia, 1885). Tra gli studi più interessanti dedicati a Galileo si ricordano Il Sant’Uffizio, Copernico e Galileo a proposito di un opuscolo postumo del P. Olivieri sullo stesso argomento (Atti della R. Accademia delle Scienze di Torino, vol. 7, 1872, pp. 565-590, 808-838), Galileo e i matematici del Collegio Romano nel 1611 (Atti della R. Accademia dei Lincei, s. 2, vol. 2, 1875, pp. 230-240).

(Alessandra Fiocca)

Bibliografia

  • G. Basso, In commemorazione di Gilberto Govi, Atti della R. Accademia delle Scienze di Torino, 25 (1889-90) 10-29 (contenente l’elenco delle pubblicazioni scientifiche di Govi).
  • A. Favaro, Gilberto Govi e i suoi scritti intorno a Leonardo da Vinci, Roma, Maglione e Strini, 1923 (Favaro poté avvalersi della corrispondenza inedita di Govi, in parte salvata da Mario Cermenati, Direttore dell’Istituto Vinciano).
  • A. Favaro, Passato, presente e avvenire delle edizioni vinciane, Raccolta Vinciana, 10 (1919) 165-219.
  • B. Ottolenghi, Gilberto Govi nel centenario della sua nascita, Annuario del R. Istituto Magistrale di Mantova, anno 1925-26.
  • B. Nardi, Gilberto Govi. Bozzetto con una breve descrizione delle carte gioviane presso la R. Accademia delle Scienze di Mantova, Ivi.
  • A. Borrelli, E. Schettino, La prima cattedra di storia della fisica in Italia: un’occasione mancata, Scienza & Politica, 33 (2005) 75-110.
  • G. Govi, Natura Scienza Società. Discorsi inaugurali a cura di A. Borrelli, E. Schettino, Napoli, Edizioni Dante e Descartes, 2005.
  • A. Ferraresi, Govi, Gilberto, Dizionario Biografico degli Italiani, vol. 58 (2002).
  • A. Fiocca, La Storia della Matematica nel Risorgimento Italiano, in Matematica europea e Risorgimento Italiano, a cura di L. Pepe, Centro De Giorgi, in corso di stampa.
  • Del Centina, Fiocca, Guglielmo Libri matematico e storico della matematica, Firenze, Olschki, 2010

Necrologio

Rendiconti Accad. Lincei, (4), (1889), pp. 29-31 (F. Brioschi).